Strahinja Pavlovic è al Milan solo da fine luglio, eppure il suo breve periodo al club ha già suscitato qualche interrogativo.

Come ricorda La Gazzetta dello Sport, Pavlovic era in lizza per un posto da titolare contro il Bayer Leverkusen, ma alla fine Paulo Fonseca ha scelto di schierare Fikayo Tomori al fianco di Matteo Gabbia, per la terza partita consecutiva.

La realtà è che anche se non gioca, essere ancora in lotta con alcuni compagni di squadra fino alla vigilia della partita è un buon segno: significa che si è fatto rapidamente strada nella competizione e questo lo manterrà in forma, sapendo che la prossima partenza potrebbe essere molto vicina.

Ultimamente, tuttavia, non ha giocato. Contro il Leverkusen è partito dalla panchina per la terza partita di fila ed è entrato nei minuti di recupero contro l’Inter al posto di Tammy Abraham, per rinforzare il muro difensivo.

Cosa è successo? In realtà, niente di particolarmente eclatante. Il serbo ha perso il suo posto dopo una brutta prestazione contro il Liverpool, una in cui tutta la squadra è stata in colpa ma lui in particolare è stato brutalmente preso in mezzo alle accelerazioni di Mo Salah e Cody Gakpo.

Si è anche preso una buona parte della responsabilità per entrambi i gol della Lazio, ma ha segnato in quella partita e ha negato Boulaye Dia. Non c’è panico al momento, perché Pavlovic sta dimostrando di avere le capacità e soprattutto il cuore, ha solo bisogno di una messa a punto dal punto di vista tattico e decisionale.

Le cause del suo calo nella gerarchia sono anche dovute al fatto che ci sono un paio di giocatori come Tomori e Gabbia che hanno fatto bene di recente. Il primo tende ad alternare buone prestazioni a quelle meno convincenti ma rimane comunque un leader, mentre l’italiano ha avuto una crescita esponenziale.

È essenzialmente Gabbia ad aver relegato Pavlovic in panchina con prestazioni di alto livello ma il momento del serbo arriverà, potenzialmente domenica contro la Fiorentina. Il problema è che gli allenatori, giustamente, quando trovano un equilibrio nei difensori centrali, tendono ad andare avanti con la stessa coppia.

Un calendario autunnale fitto aiuterà l’ex Red Bull Salisburgo a trovare un po’ di spazio, soprattutto considerando che il Milan ha pagato 18 milioni di euro per ingaggiarlo, rendendolo il secondo acquisto estivo più costoso.

 

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