L’ex centrocampista Marco Parolo, che ha giocato con Simone Inzaghi per cinque stagioni alla Lazio, ha condiviso le sue intuizioni sull’approccio appassionato del manager dell’Inter. Parolo ha provato un senso di déjà vu quando ha visto Inzaghi correre lungo la linea laterale per abbracciare i suoi giocatori dopo il gol di Arnautovic contro la Fiorentina.

“L’ho visto fare così tante volte alla Lazio. È così che vive le partite”, ha osservato Parolo. Ha descritto il comportamento di Inzaghi durante la partita di lunedì come “frenetico”, notando: “Aveva gli occhi feroci di qualcuno che voleva vincere a tutti i costi, elettrico nei suoi gesti. Ma quello è stato il segreto del successo dell’Inter”.

Parolo ritiene che questa intensità sia il modo in cui Inzaghi motiva la sua squadra. “Quando lo vedi così, in trance totale, perso nel gioco, devi restituire qualcosa. Anche inconsciamente”, ha spiegato. Ha ricordato un episodio specifico di una partita Lazio-Juventus del novembre 2020, in cui la decisione istintiva di Inzaghi ha portato a un pareggio all’ultimo minuto.

Affrontando le recenti lamentele di Inzaghi sulle critiche eccessive dopo la sconfitta alla Fiorentina, Parolo ha riconosciuto la differenza tra la gestione della Lazio e dell’Inter. “All’Inter, le lodi durano un giorno, le critiche una settimana. O anche di più”, ha detto. “Ormai ci è abituato. All’inizio, ha faticato un po’ di più perché ci vuole così poco per essere attaccati, ma ora Inzaghi sa come gestire la pressione”.

Parolo si aspetta una divertente battaglia tattica tra Inzaghi e Antonio Conte nelle prossime settimane. “Si prenderanno in giro a vicenda. Ora Simone è entrato in questa sfida a distanza con lui. Conte è Conte, lo conosciamo, ma Inzaghi sa di poter competere e vuole dimostrarlo”, ha affermato.

Alla domanda sulle somiglianze tra Inzaghi e Conte, Parolo ha evidenziato le loro differenze: “Non credo che ce ne siano. Hanno un modo totalmente diverso di vivere le situazioni e le partite. Conte è un pensatore, Inzaghi è istintivo.”

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