L’allenatore del Torino Paolo Vanoli ha parlato ai media prima della prossima partita contro la Fiorentina, riflettendo sulla prestazione della squadra nel recente derby contro la Juventus e discutendo vari aspetti della situazione attuale del club.
Alla domanda se la prestazione contro la Juventus sarebbe stata sufficiente per la partita di Firenze, Vanoli ha sottolineato la necessità di un miglioramento continuo: “Ogni partita ha una sua storia, hai sempre bisogno di qualcosa in più per migliorare. Io la vedo sempre così, vado in campo e non penso mai di essere contento. Il derby ha dimostrato che abbiamo spirito, ora abbiamo bisogno di continuità”.
Parlando dell’orario di inizio anticipato, Vanoli ha descritto nel dettaglio la preparazione della squadra: “È un momento strano, ma ci siamo abituati. Con lo staff cerchiamo sempre nuove soluzioni: quando si gioca in questi orari, la colazione diventa quasi un pranzo. Con il nutrizionista modifichiamo e capiamo di cosa abbiamo bisogno”.
Riguardo alla formazione per infortuni e squalifiche, Vanoli ha espresso fiducia nella profondità della sua rosa: “Lavoro molto con tutta la squadra: se non c’è Pedersen, gioca Dembele. So che fame e voglia ha. Se inizio con Gineitis o con Tameze, so cosa possono darmi. Non ho problemi di formazione”.
Sul tema del mercato, Vanoli è stato chiaro sul suo obiettivo: “Voglio chiudere questo capitolo. Ho già detto cosa mi serve, ora aspetto la società. Non posso farmi distrarre da queste situazioni, la classifica non me lo consente: dobbiamo fare prestazioni importanti, sono concentrato su questo”.
Alla domanda sulla possibilità che la posizione della squadra peggiori, Vanoli ha riconosciuto l’importanza di garantire rapidamente la sicurezza: “Lo dice la classifica, hai ragione. Sono il primo qui a dire che dobbiamo raggiungere rapidamente il primo micro-obiettivo che sono i punti sicurezza. Da un mese la squadra si sta avvicinando al mio carattere e lo capisco anche io, stanno capendo l’importanza di arrivare in fretta a questi punti”.
Riguardo alla visita del presidente al campo di allenamento, Vanoli ha dichiarato: “Quando dico uniti, mi piace che il presidente venga in campo: è sul campo di battaglia che possiamo affrontare i problemi che non sono solo di mercato, è anche capire cosa è andato storto”.
Infine, sulla sfida di affrontare i giocatori della Fiorentina più forti fisicamente, Vanoli ha osservato: “È un altro aspetto di quando si costruiscono le squadre: oggi la struttura è importante, ma non c’è solo quella. E bisogna conoscere il calcio, puoi essere veloce ma quello che comanda è la palla, l’ultimo passaggio, la comprensione degli spazi”.