Il Milan si è mosso concretamente per un altro allenatore prima di scegliere Sergio Conceiçao: Maurizio Sarri, che era il favorito l’ultima volta che Paulo Fonseca era appeso a un filo. I rossoneri hanno proposto un accordo a breve termine all’ex allenatore della Lazio venerdì scorso, che lo ha rifiutato, riferisce Alfredo Pedullà.

I dirigenti hanno proposto un accordo di 18 mesi con un’opzione del club per rescinderlo unilateralmente la prossima estate. Il veterano avrebbe accettato un patto della stessa durata ma senza quella clausola e una clausola per rinnovarlo in caso di qualificazione per la Champions League.

Invece, Conceiçao ha accettato la stessa offerta dal Milan, che avrà sei mesi per valutare l’idoneità e il suo lavoro. Il contratto di Fonseca è stato risolto immediatamente con una penale pari a otto mensilità, ha informato La Gazzetta dello Sport. La tempistica del licenziamento non ha avuto importanza in tal senso.

Il nuovo capitano ha fatto le sue prime dichiarazioni sulla TV del club (tramite Mediaset).

“Sono orgoglioso di questa avventura, ma l’emozione non durerà a lungo perché dobbiamo metterci al lavoro. Rappresentiamo un grande club sulla scena mondiale e dobbiamo essere all’altezza. Devo assicurarmi che i giocatori capiscano cosa devono fare individualmente per essere una buona squadra in campo nel breve tempo a mia disposizione. Abbiamo bisogno di una mentalità e di un’organizzazione forti. Parlare è facile e devo dimostrare il mio valore attraverso i fatti e i risultati”.

La nostra opinione su Milan, Sarri e Conceiçao
A parte il fatto che sono esperti, sono molto diversi stilisticamente e in termini di carattere. Il gruppo era ristretto, ma sembra che i dirigenti abbiano seguito la logica del “miglior disponibile” piuttosto che cercare qualcuno con un profilo e una filosofia precisi.

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