Il Torino si prepara per la prossima partita di Serie A contro il Bologna, l’allenatore Paolo Vanoli ha parlato ai media in una conferenza stampa pre-partita. I Granata stanno cercando di consolidare i loro recenti risultati positivi, avendo ottenuto quattro punti e due clean sheet nelle partite in trasferta contro Genoa ed Empoli.
Vanoli ha iniziato aggiornando lo stato di forma della squadra: “La squadra sta andando bene. Come ogni settimana, ci sono alcuni piccoli problemi, ma speriamo di avere settimane più tranquille in futuro. Sosa ha avuto un virus ma è guarito, e Ricci ha avuto un problema ma dovrebbe essere disponibile. Tutti gli altri stanno bene”.
Quando gli è stato chiesto di Ilic, Vanoli ha sottolineato l’importanza della mentalità di squadra: “Sta andando bene e fa parte del gruppo. Deve essere pronto e disponibile per aiutare la squadra. Ha qualità importanti, come Vlasic, ma nel calcio le qualità sono un fine a se stesse. Bisogna mettere la squadra al primo posto; lui deve mettere la squadra prima di sé”.
Parlando della prossima partita contro il Bologna, Vanoli ha espresso il suo rispetto per l’avversario e il suo omologo, Vincenzo Italiano: “È una grande sfida contro una squadra importante. Ho giocato insieme a Italiano a Verona; merita dove è arrivato perché ha dei principi. È una squadra intensa e aggressiva. Non dobbiamo commettere errori nella nostra costruzione iniziale perché trasformano gli errori in occasioni da gol. Dobbiamo rimanere in gioco e sviluppare le nostre idee”.
Riflettendo sulla recente vittoria contro l’Empoli, Vanoli ha messo in guardia dall’autocompiacimento: “Quando attraversi periodi senza vittorie, perdi un po’ di autostima. Ma in questi due mesi siamo stati bravi a tenere la testa bassa e ad andare avanti con le nostre idee. Vedevo una crescita da tre settimane e la vittoria a Empoli è il culmine. Ma non abbiamo ancora fatto nulla, è un lungo viaggio. Abbiamo vissuto due momenti: un primo bellissimo che ci ha emozionato, poi una crisi totale. Ora stiamo cercando l’equilibrio con i piedi per terra”.