Mentre il Torino si prepara per una trasferta cruciale contro il Genoa allo stadio Marassi, il manager Paolo Vanoli si è rivolto ai media in una conferenza stampa pre-partita. Con la squadra che sta affrontando un periodo difficile, avendo guadagnato solo quattro punti nelle ultime nove partite di campionato e segnato solo un gol nell’ultimo mese e mezzo, questa partita assume un significato aggiunto.
Vanoli ha iniziato affrontando lo stato attuale della squadra, notando che, nonostante ci fossero alcuni piccoli problemi di forma fisica con Ciammaglichella e Balcot, la squadra era generalmente in buona forma. Ha sottolineato l’importanza della prossima partita, affermando: “Questi sono punti importanti e pesanti in uno stadio difficile. Dovremo usare la testa con la voglia di vincere; ora questi punti diventano oro”.
Alla domanda sull’assenza di giocatori chiave come Zapata, Vanoli ha sottolineato la necessità per la squadra di adattarsi: “Dobbiamo imparare che Zapata non c’è. Dobbiamo assumerci più responsabilità e trovare idee diverse. Zapata non c’è più; dobbiamo fornire altre soluzioni ed essere più presenti nei tiri da fuori”.
Il manager ha anche toccato gli aspetti tattici del gioco, accennando a possibili cambi di formazione: “Non sono un integrazionista. L’anno scorso ho fatto il contrario, da quattro a tre [in difesa]. Per noi può essere una soluzione, poi è una mia decisione”.
Rispondendo alle domande sul suo rapporto con il club e sui recenti incontri con il presidente Cairo, Vanoli ha affermato il sostegno che sente: “Da quando sono arrivato, ho sentito molta fiducia da parte del club e anche dei tifosi. Sono onesto e sincero con me stesso, so che i risultati sono molto importanti”.
Sul tema dei possibili trasferimenti di gennaio, Vanoli è rimasto concentrato sul compito immediato: “È brutto parlare ora, ho una squadra. Tutti gli allenatori parlano di mercato, soprattutto dopo quello che è successo con Zapata. È stata una bella chiacchierata per capire le mie idee: oggi è più importante il Genoa, siamo concentrati sul campo”.
Alla domanda se si accontenterebbe di un pareggio contro il Genoa, la risposta di Vanoli è stata inequivocabile: “No. Nella mia vita sono sempre sceso in campo per cercare di vincere. Nel gioco bisogna anche saper non perdere.”