L’Italia ha battuto l’Argentina 2-1 nei quarti di finale della Coppa Davis, grazie in gran parte alle prestazioni di Jannik Sinner e Matteo Berrettini, che hanno vinto il decisivo titolo di doppio dopo che Lorenzo Musetti ha perso la sua partita di apertura in singolare. È stato poi il numero 1 dell’ATP a riportare la partita in parità. L’Italia è ora in semifinale della Coppa Davis e affronterà l’Australia sabato a Malaga, in quella che sarà una rivincita della finale dell’anno scorso.
Poco dopo la partita di doppio, Jannik e Matteo sono stati intervistati da Sky Sport. Berrettini ha detto che quando c’è comprensione fuori dal campo, è più facile trovarla in campo.
“Sinner gioca molto bene. Ho dato tutto per lui che ha giocato così tante partite quest’anno. Avrei dato tutto per giocare singolare doppio e anche misto”, ha detto Berrettini
Jannik ha aggiunto: “In singolare ci ho messo un po’ ad abituarmi al campo. Dopo il singolare abbiamo parlato un po’ di come giocare il doppio e abbiamo deciso questa coppia oggi. Matteo ha giocato in modo incredibile, è una certezza, io non sono un doppista ma quando serve così per chi gioca a rete è più facile. Siamo buoni amici fuori dal campo e quindi in situazioni molto delicate ci ha aiutato”.
Berrettini ha spiegato come l’ultima cosa che si sono detti prima di iniziare la partita è stata quella di divertirsi insieme a prescindere dagli schemi tattici. Ed è la stessa chiave che aveva trovato l’anno scorso con Lorenzo Sonego. Sinner ha aggiunto come si allenano per giocare partite di questo tipo con molta tensione e con molto da perdere.
Il capitano Filippo Volandri ha spiegato come è stata presa la decisione di corteggiare Berrettini e Sinner in doppio, analizzando che era un’idea che avevamo discusso la sera prima.
“Dopo il singolare di Jannik ci siamo riuniti e abbiamo deciso di andare con questa formazione. Abbiamo rischiato ma ringrazio anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori che hanno dato indicazioni importanti conoscendo gli avversari. Siamo un gruppo estremamente unito. Abbiamo fatto un primo piccolo passo e ce ne sono altri”, ha detto l’ex giocatore italiano.
È stato anche il valore dell’amicizia, oltre a quello del talento dei protagonisti scesi in campo, a consentire all’Italia di raggiungere la semifinale. Sinner e Berrettini hanno trovato subito la chimica necessaria per affrontare con lo spirito giusto un doppio di immenso valore contro l’Argentina. Senza sentire la pressione e dimostrando sempre coraggio nei momenti decisivi, i due italiani sono riusciti a battere Maximo Gonzalez e Andres Molteni e ad aggiudicarsi il punto decisivo in una sfida che si era complicata dopo la sconfitta subita da Musetti.
Per la semifinale, capitan Volandri dovrà valutare attentamente chi schierare come primo singolare per non rischiare di trascinare la partita al doppio. Gli australiani potranno infatti contare su Jordan Thompson e Matthew Ebden.
Sia Sinner che Berrettini hanno sottolineato l’importanza della loro amicizia.
“Vediamo le cose in modo abbastanza simile. Abbiamo parlato molto di come gestire certe situazioni, dove tirare e cosa fare. Siamo abbastanza vicini. L’unica cosa diversa è il percorso che abbiamo fatto per arrivare in cima, ma alla fine andiamo d’accordo. Avevamo già parlato di un possibile doppio qui. Non abbiamo una visione diversa, ecco perché la nostra amicizia è naturale. Lui è un po’ più adulto, forse vecchio! È una bella amicizia”, ha spiegato Jannik.
Berrettini ha aggiunto come lui e il suo giovane connazionale vedano le cose in modo profondo. Aggiungendo che sono due ragazzi profondi e non superficiali quando fanno le cose, anche se hanno un background diverso.
“Quella è la grande differenza, ma siamo due ragazzi che amano quello che fanno e che hanno combattuto i loro momenti difficili e sono riusciti a uscirne. Abbiamo una grande passione per questo sport e penso che questa sia la cosa più importante. Prendo ispirazione dal suo percorso: tutto ciò che fa con la voglia di migliorare sempre. È qualcosa che sto cercando di fare anche io È davvero un piacere condividere del tempo con lui”, ha analizzato Matteo.
Berrettini, dopo i guai delle ultime due stagioni, ha trovato un po’ più di continuità nel 2024, vincendo tre titoli: Grand Prix Hassan II di Marrakech, lo Swiss Open Gstaad e l’Austrian Open di Kitzbuhel.
Sinner ha invece disputato uno straordinario 2024, vincendo due Major – Australian Open e US Open – il Miami Open, il Cincinnati Open, lo Shanghai Rolex Masters e le ATP Finals. In totale ha vinto 8 titoli, diventando il nuovo ATP n. 1 della classifica mondiale maschile. Ha perso solo 6 partite nel 2024 (di cui 3 contro Carlos Alcaraz, su 3 altrettanti H2H disputati in stagione contro lo spagnolo). Contemporaneamente, Jannik sta affrontando la controversa questione doping emersa ad agosto e relativa alla positività al Clostebol riscontrata a Indian Wells. Come noto, la WADA ha chiesto – dopo ricorso al TAS – una squalifica tra 1 e 2 anni.