La UEFA ha bandito la Juventus dalla Conference League di questa stagione dopo essere stata dichiarata colpevole di aver violato le regole del Fair Play Finanziario.
A maggio, un’indagine sui trasferimenti del club ha trovato prove di falsi conti e ha portato alla penalizzazione di dieci punti della Juve, mentre l’ex presidente Andrea Agnelli e altri dirigenti che si erano dimessi dai loro incarichi sono stati banditi.
La UEFA ha aperto una propria indagine a dicembre e ora ha ulteriormente punito i Bianconeri, annunciando che non potranno competere nelle competizioni europee per un anno, oltre a una multa di 20 milioni di euro (17,1 milioni di sterline) di cui 10 milioni sono condizionati e dipendono dai risultati finanziari della Juve nei prossimi tre anni.
L’organo di governo ha affermato che la Vecchia Signora “ha violato il quadro normativo della UEFA e ha violato l’accordo transattivo firmato nell’agosto 2022.
È probabile che venga sostituita dalla Fiorentina, che si è classificata ottava in Serie A e ha raggiunto la finale la scorsa stagione.
La sospensione significa che l’Aston Villa sarà ora testa di serie per il turno di spareggio di andata e ritorno il mese prossimo.
La Juventus non farà ricorso contro la sua punizione e Gianluca Ferrero ha accolto con favore l’opportunità di affrontare la nuova stagione concentrandosi sul campo e non sul campo”.
“Ci rammarichiamo della decisione dell’organo di controllo finanziario dei club UEFA”, ha affermato Ferrero.
“Non condividiamo l’interpretazione che è stata data della nostra difesa e rimaniamo fermamente convinti della legittimità delle nostre azioni e della validità delle nostre argomentazioni.
“Tuttavia, abbiamo deciso di non presentare ricorso contro questa sentenza. Questa decisione è in linea con quella presa lo scorso maggio nel contesto delle controversie con la FIGC.
“Come in quel caso, preferiamo porre fine al periodo di incertezza e garantire piena visibilità e certezza ai nostri stakeholder interni ed esterni sulla partecipazione del club alle future competizioni internazionali.
Presentare ricorso, eventualmente ad altri gradi di giudizio, con esiti e tempistiche incerte, aumenterebbe l’incertezza rispetto alla nostra eventuale partecipazione alla UEFA Champions League 2024-25. Vogliamo invece che la prima squadra, i nostri tifosi, i nostri sponsor, fornitori e partner finanziari possano vivere la stagione 2023-24 con la massima serenità e certezza rispetto ai risultati ottenibili in campo, soprattutto dopo la turbolenta stagione passata.