Il periodo di Paul Pogba alla Juventus sembra volgere al termine, poiché il club e il giocatore stanno per raggiungere un accordo per una risoluzione reciproca del contratto senza alcuna buonuscita. Questo sviluppo arriva sulla scia della riduzione della squalifica per doping di Pogba da quattro anni a 18 mesi, che gli consentirà di tornare in azione a marzo 2024.
Il Corriere dello Sport riferisce che la decisione di separarsi è in lavorazione dal 7 ottobre, quando il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha annunciato la riduzione della sospensione di Pogba. La Juventus era preparata a questo risultato da settembre 2023, quando il centrocampista francese è risultato positivo al DHEA, una sostanza proibita dalla WADA per oltre un decennio.
Durante la sua sospensione, lo stipendio di Pogba è stato ridotto al salario minimo, ma il suo potenziale contratto annuo netto da 8 milioni di euro verrebbe riattivato se non si raggiungesse un accordo. La Juventus ha l’opzione di rescindere unilateralmente il contratto a causa della violazione del doping e potrebbe potenzialmente chiedere un risarcimento danni per inadempimento contrattuale.
Tuttavia, una risoluzione unilaterale potrebbe portare a complicazioni legali, simili al recente caso di Cristiano Ronaldo. Per evitare tali scenari, entrambe le parti stanno lavorando per raggiungere un accordo reciproco.
La posizione della Juventus sul futuro di Pogba è stata chiarita dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, che ha dichiarato che la squadra è ora al completo e ha voltato pagina. Ciò esclude di fatto qualsiasi possibilità di ritorno di Pogba al club.
Nonostante la volontà espressa di Pogba di accettare un taglio dello stipendio per continuare a giocare per la Juventus, sembra che il club abbia preso la sua decisione. Il centrocampista francese dovrà probabilmente accettare la realtà della sua situazione e cercare opportunità altrove per rilanciare la sua carriera.