L’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi è felice che Francesco Camarda inizierà la sua prima partita di Serie A a 16 anni e spiega perché sostiene Paulo Fonseca nella sua decisione
Il talento del Milan Camarda inizierà una partita di Serie A per la prima volta nella sua carriera oggi quando i Diavoli visiteranno il Cagliari all’Unipol Domus.
Alvaro Morata e Luka Jovic sono infortunati e Tammy Abraham non è al meglio della forma, quindi Camarda otterrà il via libera in attacco, diventando il più giovane titolare rossonero.
“Sinceramente, non conosco a fondo questo giovane attaccante, a parte le sue poche presenze con la prima squadra rossonera. Ma se Fonseca sente che è pronto per iniziare, significa che ha qualità”, ha detto Sacchi alla Gazzetta.
“Sicuramente, Fonseca si prende qualche rischio. Se la partita non va per il verso giusto e se il Milan non vince, allora tutta la colpa sarà dell’allenatore. È inevitabile, ed è la cultura calcistica in Italia”.
Sacchi: due motivi per cui Fonseca ha ragione a far partire il talento del Milan Camarda
Camarda è diventato il più giovane esordiente italiano in Champions League il 22 ottobre, quando è stato introdotto come sostituto nel secondo tempo di una partita casalinga contro il Club Brugge.
Il Milan ha bisogno di una vittoria a Cagliari oggi, poiché ha raccolto solo 17 punti in Serie A finora, anche se ha ancora una partita in meno.
“Indipendentemente dal risultato, posso già dire due motivi per cui Fonseca ha ragione a far partire Camarda”, ha continuato Sacchi.
“Innanzitutto, schierare un giocatore con qualità che apprezzi e margini di miglioramento è un messaggio per il futuro. In secondo luogo, così facendo, l’allenatore dimostra di avere il controllo del gruppo e di non basare le sue decisioni sui nomi”.
Camarda affiancherà Leao nell’attacco rossonero dopo che l’ala portoghese era stata messa in panchina nelle tre precedenti partite di campionato.
“Fonseca è un allenatore che ha dimostrato di non avere problemi a mandare in panchina campioni rinomati”, ha concluso Sacchi.
“Il caso più ovvio è Leao, ma la sua prestazione contro il Real Madrid sembra confermare che l’esclusione gli ha fatto bene”.