I procuratori stanno facendo pressione su Inter e Milan affinché reprimano i loro gruppi ultras nel mezzo di un’indagine su presunte attività illegali. Caricamento contenuto ufficiale.
Questo secondo l’edizione cartacea odierna del quotidiano milanese Gazzetta dello Sport, tramite FCInterNews.
Questa settimana, i procuratori antimafia in Italia hanno avviato un’indagine di alto profilo sulle attività dei gruppi ultras di Inter e Milan.
I procuratori hanno effettuato diciannove arresti in totale all’inizio di questa settimana. Hanno arrestato i leader di entrambi i gruppi ultras dell’Inter, il Nord, e le controparti del Milan, il Sud.
Il focus di questa indagine è stato quello che i procuratori sostengono essere attività illegali e legami con la mafia da parte dei gruppi ultras.
Tuttavia, i procuratori hanno anche fatto richieste a Inter e Milan.
Ai club è stato chiesto di adottare misure più severe per evitare di facilitare potenziali attività illegali da parte dei loro gruppi ultras.
E secondo la Gazzetta, le richieste dei procuratori su Inter e Milan non sono solo parole vuote.
Il quotidiano riporta che i procuratori hanno preso atto di un alto livello di influenza da parte del Nord e del Sud.
Questo è stato spesso il risultato del fatto che i gruppi ultras hanno usato minacce e ricatti per ottenere favori dai club.
Inoltre, nota la Gazzetta, i procuratori sono rimasti sorpresi dal fatto che i nerazzurri e i rossoneri non si siano lamentati di più con loro di questo tipo di comportamento da parte dei loro ultras.
E i procuratori hanno dato a Inter e Milan un messaggio chiaro.
I club devono collaborare e fare di più per smettere di facilitare presunti comportamenti illegali.
Per il momento, i procuratori non stanno aprendo alcun tipo di caso su Inter e Milan.
Tuttavia, hanno chiarito le cose ai club.
I nerazzurri e i rossoneri, quindi, devono fare di più nei loro sforzi per reprimere. Altrimenti potrebbero correre rischi maggiori.