Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e i loro team sono saliti sullo stesso aereo privato da Pechino a Shanghai, un volo più breve della loro epica battaglia in tre set nella finale ATP 500 appena poche ore prima.

Una cosa è salire sullo stesso 737 per il torneo successivo; un’altra è condividere un volo charter con il tuo più grande rivale dopo aver lasciato tutto in gioco per un titolo ATP 500. Ma ancora una volta, le due stelle dell’attuale generazione di tennis maschile dimostrano che il loro rispetto reciproco dentro e fuori dal campo è al massimo livello.

L’allenatore di Sinner, Simone Vagnozzi, ha condiviso lo scatto dei campioni del Grande Slam del 2024 in viaggio verso il penultimo evento ATP Masters 1000 della stagione con stile sul suo account Instagram.

Alcaraz e Sinner si sono incontrati per la terza volta quest’anno mercoledì per il titolo di Pechino e, nel loro primo incontro in finale dal 2022, hanno regalato un match spettacolare di tre ore e mezza, da ricordare per sempre.

Da 3-0 in svantaggio nel tiebreak del set finale, Alcaraz ha trovato un livello che Sinner non è riuscito a raggiungere, aggiudicandosi il titolo con un punteggio finale di 6-7(6), 6-4, 7-6(3). Si è guadagnato il trofeo, un aumento di classifica al numero 2 del mondo e un continuo dominio dei primi 5 giocatori quest’anno.

Metà delle vittorie in carriera dello spagnolo sull’italiano sono state ottenute nel 2024 e attualmente è in testa alla classifica per 6-4.

I due potrebbero incontrarsi di nuovo a Shanghai, ma questa volta in semifinale come teste di serie numero 1 e numero 3. Innanzitutto, devono superare il giapponese Taro Daniel e il cinese Shang Juncheng, che ha appena vinto il suo primo titolo ATP di singolare due settimane fa a Chengdu.

E anche dopo lo sbarco, i due non sono riusciti a stare separati a lungo: giovedì, la coppia si è di nuovo unita, questa volta per una clinica organizzata dal loro sponsor comune, Nike, con i bambini locali.

“È una cosa strana, ma penso che il tennis sia diverso dagli altri sport per questo”, ha detto Alcaraz del loro tragitto condiviso. “Stiamo lottando l’uno contro l’altro, una partita di tre ore, molto combattuta, lui potrebbe vincere, alla fine ho vinto io, e poi due ore dopo, siamo sullo stesso aereo, ci facciamo qualche risata, facciamo battute, parliamo della vita e ci comportiamo come se niente fosse successo prima”.

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *